Certificazione biologica europea
Certificazione Biologica Europea

Certificazione Biologica Europea: Cos’è e Come Ottenerla

Da alcuni anni l’Unione Europea ha introdotto l’obbligo della certificazione biologica su ogni prodotto, ovvero un attestato emesso da enti di controllo approvati dalla Commissione europea, che attribuisce ogni prodotto bio certificato. Per ottenere la certificazione europea biologica, e quindi applicare il marchio biologico dell’ UE sul prodotto, devono essere rispettati diversi criteri e conformi alla legge 834/2007. Scopriamo nel dettaglio i requisiti richiesti.

Come ottenere la certificazione biologica

L’azienda che desidera ottenere la certificazione biologica deve seguire con attenzione ed efficacia le diverse procedure. Non è facile e in genere possono passare anche dai 2 ai 5 anni per riuscire ad ottenerla. Tutto dipende dalla tipologia di prodotto che si decide di produrre.

Il primo passo che deve compiere l’azienda è individuare l’ente di certificazione e inviare la documentazione riguardante la propria produzione. L’azienda deve presentare una notifica alla Regione in cui si trova l’attività segnalando l’inizio della mansione. Dopo aver fatto ciò, si dovrà fare massima attenzione e rispettare tutte le regole previste dalla legge e dagli enti di controllo. A tal punto, l’azienda dovrà aspettare la conversione, per la quale sono richiesti 2 o 3 anni per consentire ai terreni agricoli e ai processi produttivi biologici la perfetta decontaminazione degli elementi e composti chimici. Allo stesso tempo, in caso di variazioni nel processo produttivo deve essere avvisato l’organo di controllo entro due settimane.

Dopo la data della relativa notifica, sull’etichetta può essere applicata la scritta ”in conversione all’agricoltura biologica”. Mentre, una volta che si ottiene la certificazione si avrà il logo contenente la dicitura ”proveniente da agricoltura biologica”.

L’emissione del certificato riporterà tutti i prodotti attestati e conformi ai requisiti di legge. Dopo che si otterrà l’attestato di certificazione, l’azienda sarà soggetta a verifiche periodiche, in modo tale da comprovare il buon mantenimento dei prodotti biologici. Normalmente, è un’ispezione che viene fatta una volta all’anno, ma in caso di rischi può verificarsi con frequenza. In seguito, gli organi incaricati a certificare i prodotti bio valuteranno la regolarità del prodotto e del processo produttivo in base ai requisiti stabiliti dalla legge. In questo modo, si assicura al cliente consumatore l’alta qualità e la sicurezza che la produzione degli alimenti bio rispettino l’ambiente.

Requisiti

Un prodotto viene chiamato biologico quando il processo di produzione avviene solo ed unicamente da composti organici nel rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali e del terreno. Questo comporta che l’intervento da parte dell’uomo debba essere limitato, con lo scopo di proteggere le risorse del suolo e la biodiversità. Il terreno è una risorsa di grande importanza e per tale motivo esistono delle regole che andrebbero sempre seguite. A tal proposito, non sono consentiti gli OGM e le sostanze d’origine chimica.

Inoltre, per salvaguardare e conservare il suolo in salute, è fondamentale un’adeguata rotazione stagionale delle coltivazioni. In questo modo, si previene l’infestazione dei parassiti e si impedisce l’erosione e la degradazione del suolo. Tutti questi provvedimenti sono mirati per sostenere la biodiversità e a perfezionare la naturale fertilità del terreno. Anche il seme destinato alla semina biologica deve essere verificato e certificato dalla Comunità Europea.

Sono invece proibite le coltivazioni idroponiche, gli ormoni vegetali, i diserbanti, le sostanze chimiche usate per defogliare le foglie, e oltre questo, sono vietate anche le radiazioni ionizzanti. Ad ogni modo, per riparare i danni causati da organismi parassiti si possono adoperare prodotti fitosanitari che includono sostanze attive, a condizione che sia concesso dalla Commissione. Molto importante e da non sottovalutare è la pacciamatura, ovvero ricoprire il terreno con erba fresca così da prevenire la formazione delle erbe infestanti e allo stesso tempo proteggere il suolo dall’erosione ed evitare alla luce di filtrare.

Certificazione biologica europea
Certificazione Biologica Europea

La certificazione e il logo bio

Come già riferito, la certificazione viene rilasciata dall’Unione Europea, che decide le normative e i sistemi di coltivazione da rispettare. È importante sapere che il 95% dei componenti di produzione agricola devono provenire dalla bioagricoltura. Il contenitore dovrà indicare il nominativo del produttore e dell’acquirente insieme al codice dell’operatore che si è impegnato a verificare il procedimento finale prima di mettere in vendita il prodotto. Inoltre, dovrà essere riportato che il processo produttivo e convenzionale sono distinti tra loro, anche nel trasporto. Infine, ma non per importanza, dovrà evidenziare che il prodotto è stato esaminato nei laboratori ad elevata sensibilità analitica.

È bene precisare che il l’etichetta biologica può essere applicata solo sui prodotti realmente certificati dall’Unione Europea. Questo significa che hanno superato con esito positivo i controlli a cui sono stati sottoposti e accanto all’etichetta dovrà apparire il numero di codice dell’ente di controllo.

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