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L'Agenzia regionale per la prevenzione ambientale del Veneto indica in 35 il numero massimo di superamenti consentiti del livello di Pm10 (polveri sottili) per una qualità dell'aria sotto controllo per la salute umana e l'inquinamento atmosferico. Ma nella nostra provincia siamo ancora lontani dal rispettare questo obiettivo, anche se i dati 2014 mostrano un miglioramento rispetto alla gravissima situazione registrata nel 2013.
Complice probabilmente l'estate eccezionalmente piovosa e le frequenti perturbazioni, nel 2014 si sono drasticamente ridotte le giornate di superamento dei livelli di Pm10 rispetto al 2013, anno in cui ben tre punti di monitoraggio su sei avevano raggiunto le 70 giornate di superamento dei limiti (il doppio rispetto al limite indicato per legge).
A Verona-Corso Milano il limite di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d'aria era stato superato addirittura 79 volte nel corso del 2013: quest'anno la situazione si è ridimensionata con "soli" 42 superamenti, e la cessione a Legnago del triste primato di comune più inquinato del veronese (con 48 giornate di superamento rispetto alle 70 del 2013).
San Bonifacio è passato dal terzo al quarto posto per la qualità dell'aria, con 73 giornate di superamento nel 2013 scese a 36 nel 2014. Mentre, in proporzione, la periferica località veronese di Cason ha registrato in miglioramento meno deciso, passando da 62 giornate di superamento nel 2013 a 40 nel 2014.
Notevolmente migliorata invece la qualità dell'aria nel comune di Fumane, in Valpolicella, che nel 2014 ha registrato solo 16 giornate di sforamento, contro le 48 del 2013.
È importante che anche nel corso di questo nuovo anno non si abbassi la guardia sulla qualità dell'aria nei nostri comuni, tenendo sotto controllo i livelli di polveri sottili di cui è responsabile il traffico automobilistico ma anche le caldaie (domestiche e non) e gli impianti industriali. Dall'inizio dell'anno infatti sono state già 16 le giornate di sforamento a Legnago e San Bonifacio, e 13 a Verona (Corso Milano e Cason).
Promuovere i motori "alternativi" come Gpl e Metano che non producono Pm10 e incentivare l'installazione di migliori tecnologie industriali e di impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica (educando a non abusare di alte temperature interne non strettamente necessarie) possono contribuire ad alleviare la pesante situazione ambientale che caratterizza le nostre città.
Per maggiori informazioni vedi il sito dell'Arpav.
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