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L'obiettivo del finanziamento di 400mila euro, approvato dalla Regione a marzo 2015 nell'ambito del Programma PRA-FSC "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale" (leggi nostro articolo precedente), è di curare e rendere più fruibile da parte di cittadini e turisti questa vasta area naturalistica, inaugurata a settembre 2013.
Saranno realizzati sentieri sterrati (accessibili anche ai disabili) e aree turistico-ricreative, bacheche informative e torrette d'osservazione. In collaborazione con gli esperti della Forestale locale, sarà inoltre sistemata la flora del luogo, poi abbattendo eventuali piante pericolose e procedendo con nuove piantumazioni. I lavori dovranno durare massimo un anno.
Per gli amanti della bicicletta, un'importante novità sarà il collegamento ad anello delle piste ciclopedonali già esistenti, sugli argini destro e sinistro dell'Adige, ora collegati solo dal ponte Perez di Zevio. Un nuovo tratto, percorribile sia a piedi e in bici, sarà realizzato da Enel, a compensazione per lo sbarramento lupatotino che porta l'acqua dell'Adige alla centrale idroelettrica di Zevio.
All'associazione Legambiente Verona è stato affidato il compito di gestire l'area, sia a livello di sorveglianza e gestione rifiuti che di coordinamento delle visite didattiche e guidate da parte delle scuole, e relativo aggiornamento del sito web www.parcopontoncello.it.
Verrà avviato anche un programma di sensibilizzazione di agricoltori e allevatori, per l'introduzione di coltivazioni biologiche o biodinamiche e per evitare la permanenza di pecore al pascolo in transumanza, essendo questo l'unica area verde rimasta tra i monti e la città.
"Fin'ora l'area era gestita da autonome associazioni di volontariato - riporta il Piano ambientale del parco di Pontoncello - ma mancava una regolamentazione specifica quanto a tutela, conservazione e valorizzazione delle caratteristiche peculiari del sito, allo stato attuale potenzialmente degradato pur avendo un buon valore naturalistico".
Il contributo della Regione ha offerto quindi un'opportunità ai nostri territori, "senza il quale difficilmente il parco avrebbe potuto prendere il via" – commenta l'amministrazione del comune di Zevio. Un'opportunità che, speriamo, non verrà sprecata.