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Lo stesso direttore generale di Agsm Gianpietro Cigolini – spiega Bonfante – avrebbe inviato una lettera al Ministero dell'Ambiente facendo riferimento al recente "Sblocca Italia" (articolo 35 del decreto legge 133).
La decisione sull'inceneritore di Verona dipende dal futuro Piano regionale dei rifiuti, che dovrebbe essere approvato proprio in questi giorni (vedi articolo correlato).
"In Veneto non abbiamo assolutamente bisogno di un altro inceneritore – commenta Bonfante al quotidiano L'Arena –. Ne abbiamo due che hanno già difficoltà a reperire sufficiente materia prima. Ora sappiamo perchè lo vogliono a tutti i costi: perchè qui vorrebbero convogliati tutti i rifiuti italiani. Non solo quelli urbani ma anche speciali e addirittura la possibilità di quelli pericolosi. Il nostro vuole essere un grido d'allarme e chiederemo ai nostri parlamentari di intervenire perchè questo non avvenga".
Il direttore generale di Agsm si difende definendo "una stupidaggine macroscopica" la possibilità di smaltire rifiuti pericolosi a Ca' del Bue. Inoltre, aggiunge, la possibilità che venga incluso tra gli impianti strategici di interesse nazionale sarebbe "remota". "Questo impianto sarà dimensionato sul piano tecnico ed economico sui flussi che saranno determinati con il Piano regionale di smaltimento dei rifiuti", conclude Cigolini.