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Martedì 17 giugno nella sede di Adige Ambiente, ditta che propone l'impianto, si è svolto un incontro tecnico promosso da Salute Verona insieme ai comitati San Martino per l'Ambiente e Aria Pulita Zevio, a cui hanno partecipato i sindaci dei tre comuni coinvolti e i rappresentanti della ditta che propone l'impianto.
Secondo i gruppi ambientalisti infatti la zona dove dovrebbe sorgere l'impianto è "non idonea a riceverlo, perché su terreni agricoli considerati area di ricarica degli acquiferi", con rischi enormi per la salute dei cittadini (vedi articolo correlato).
Il progetto è attualmente al vaglio della Via (Commissione regionale per la Valutazione dell'impatto ambientale).
La buona notizia è che l'azienda proponente, pur ammettendo che non intende chiedere l'annullamento della procedura Via già avviata, si è dichiarata "disponibile a valutare un sito alternativo per l'impianto, purché sia a costo zero visto che sul lotto scelto abbiamo già effettuato cospicui investimenti", ha dichiarato Giovanni Bonacina, amministratore delegato di Adige Ambiente, come riporta il quotidiano L'Arena.
"L'ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione - ha suggerito Marco Stevani, consulente ambientale e moderatore del tavolo di confronto - sarebbe un sito idoneo nel raggio di cinque-otto chilometri da quello prescelto".
Intanto è importante che la strada del dialogo sia stata aperta, anche se Ambiente ha concesso massimo tre mesi di tempo per valutare nuove Adige proposte. Giovedì e lunedì prossimo Bonacina incontrerà i consiglieri comunali di Zevio e San Giovanni Lupatoto.