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La Regione Veneto ha dato disposizioni precise: il suolo agricolo non dovrà più essere utilizzato per nuove costruzioni edilizie ma si dovrà puntare al "recupero del costruito" e al risanamento delle aree in degrado e abbandono (legge regionale n. 4 del 16 marzo 2015).
Lo scorso 9 settembre 2015, il Comune di Verona ha recepito queste disposizioni con la delibera 273 (in allegato). Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, e successivamente entro il 31 gennaio di ogni anno, il Comune si impegna quindi a pubblicare nell'albo pretorio, anche con modalità on-line, un avviso con il quale si invitano gli interessati a presentare, entro i successivi sessanta giorni, la "richiesta di riclassificazione di aree edificabili, affinché siano private della potenzialità edificatoria loro riconosciuta dallo strumento urbanistico vigente e siano rese inedificabili".
La prima scadenza è fissata per il 27 novembre 2015: la documentazione è consultabile nelle pagine del portale dell'Amministrazione Comunale al seguente link.
Uno strumento molto importante per la lotta al consumo di suolo nel nostro paese, che fa sparire la cifra spaventosa di 55 ettari di terreno agricolo non rinnovabile al giorno, addirittura 6-7 metri quadrati al secondo (dati Ispra-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per nuove edificazioni e cementificazioni.
Anche l'associazione Italia Nostra ha accolto con favore la recente legge regionale, portandola a conoscenza di tutti i propri soci nella newsletter inviata periodicamente, a cui era allegato anche il modulo per ottenere la riclassificazione dei terreni.
Da Arbizzano riceviamo infine l'appello di Ugo Zanetti, fiducioso che "anche i Comuni della Valpolicella possono intraprendere provvedimenti simili, sopratutto il Comune di Negrar, il più colpito dalla cosiddetta negrarizzazione anche con il recente P.I. - Piano degli Interventi edilizi approvato tra le 3 e le 4 di notte del 18-19 novembre 2013". Un voto sicuramente molto controverso e contrastato da buona parte della popolazione.