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Nato con l'obiettivo di favorire l'efficienza e l'innovazione nelle aziende, soprattutto le piccole e medie imprese (PMI), il protocollo di sostenibilità SmileEarth, attestato in collaborazione con DNV GL, è stato presentato ufficialmente a Rimini la settimana scorsa.
SmileEarth (www.smilearth.org) si pone dunque sia come un marchio che identifica in modo chiaro e riconoscibile l'impegno di un'azienda che ha deciso di percorrere un cammino orientato alla sostenibilità, sia, prima di questo, come un protocollo, un percorso autorevole di miglioramento per le aziende.
"Si tratta di un nuovo approccio al business in cui la sostenibilità diventa una leva strategica - ha spiegato l'amministratore delegato di Cloros Riccardo Caliari (nella foto con la responsabile comunicazione Chantal Andreoli) -. Una sostenibilità che coinvolge l'operato dell'azienda a più livelli: economico, ambientale e sociale. L'azienda virtuosa che porta a termine con successo questo percorso sarà poi identificata dal marchio SmileEarth".
Al convegno di presentazione organizzato alla fiera di Rimini, ha partecipato anche Fabio Renzi, Segretario Generale di Symbola, Fondazione che unisce le eccellenze italiane per promuovere un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità, a cui ha recentemente aderito anche Cloros. "Smilearth permette di unire sotto un unico protocollo i tre pilastri della sostenibilità – ha aggiunto Renzi di Symbola –. Si tratta quindi di uno strumento in grado di comunicare al consumatore finale il percorso di sostenibilità intrapreso dall'azienda in modo immediato, con unicità e coerenza".
SmileEarth si basa su indicatori riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come ad esempio gli indicatori GRI (Global Reporting Initiative), in grado di descrivere in modo completo, ma semplice, le 3 aree della sostenibilità:
- AMBIENTALE (consumi energetici, emissioni di CO2, gestione della risorsa idrica, gestione dei rifiuti)
- SOCIALE (pratiche lavorative e gestione della diversità, diritti umani, società)
- ECONOMICA (Green Economy, Social Economy)
Chi aderisce a questo protocollo sceglie quindi di adottare "un approccio strategico al futuro, assumendo l'impegno di creare competitività e sviluppo attraverso la sostenibilità", conclude Riccardo Caliari.
Un obiettivo ambizioso per la veronese Cloros, nata come E.S.Co (Energy Service Company) nel 2009 che dal 2011 ha allargato i propri servizi per includere anche la sostenibilità, attuando importanti collaborazioni per il calcolo di carbon footprint e water footprint di prodotti agricoli, industriali, eventi e per la compensazione delle emissioni di gas serra con progetti di sostenibilità realizzati direttamente in paesi in via di sviluppo.