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Ad aprire gli interventi nella significativa sede degli ancora intilizzati ex Mercati Ortofrutticoli di Verona, di fronte alla Fiera, Chiara Tonelli, docente di Tecnologia dell'architettura all'Università Roma Tre, che ha portato la sua esperienza nella progettazione di edifici ad alta efficienza energetica, "le case del futuro", come le ha definite, che si sono confrontate in Solar Decathlon, competizione tra atenei di tutto il mondo. "Il settore dell'edilizia oggi è responsabile del 50% dei nostri consumi energetici – ha sottolineato la Tonelli – il restante 50% sono trasporti e industrie: le nostre case devono riuscire a consumare meno".
Sempre di edilizia ha parlato Giulia La Face (nella foto), architetto veronese fondatrice della piattaforma online "Ristrutturazioni Kilometro Zero" (vedi articolo correlato), che incentiva appunto la riqualificazione dell'attuale patrimonio urbano contro il nuovo consumo di suolo, promuovendo gli interventi più sostenibili e con materiali locali".
Michele Lovato, presidente di Confindustria Giovani e amministratore delegato del gruppo Lovato, ha sottolineato invece come sia necessario creare una vera e propria cultura del risparmio energetico, che a livello industriale significa anche contenere i costi. Un esempio concreto: la start up Renau srl, che sviluppa sistemi intelligenti per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico.
Con l'intervento dell'alpinista Simone Moro la natura, con il suo fascino e la magnificenza, è diventata protagonista della conferenza. Mentre il diplomatico Grammeros Mastrojeni ha messo in guardia sui possibili disastri conseguenti al modo in cui stiamo trattando il pianeta oggi: guerre, carestie, disfacimenti sociali potrebbero affliggere le società di domani. "La sostenibilità non deve essere vista come un danno al business ma come un occasione di sviluppo, e questo le imprese lo devono afferrare al più presto".
Infine Gianni Gaggiani, fondatore di Grow the Planet, ha dimostrato con la sua esperienza che la voglia di recuperare il contatto con la natura è sempre più diffuso a tra le persone. Grow the Planet ad esempio ha circa 130 mila utenti registrati e sono soprattutto persone che vivono in città e che cercano consigli su come coltivare piante e ortaggi. Un ottimo segnale di cambiamento per una società come la nostra che ha sempre più bisogno di sostenibilità e di ritrovare una dimensione in armonia con l'ambiente che ci ospita.