Hai un evento, una buona pratica o una situazione critica da segnalare?
Scrivici a redazione@veronagreen.it
Ti ricontatteremo al più presto per pubblicare un articolo.
"Le nostre reazioni ai cambiamenti climatici ricordano il mito di Cassandra: nonostante i dati siano chiarissimi, le persone tendono a cercare rassicurazioni, perdendo tempo prezioso", ha spiegato il presidente della Società Meteorologica Italiana e volto noto della tivù (reduce del fortunato programma "ScalaMercalli" su Rai3).
Il suo intervento ha concluso l'edizione 2016 dell'iniziativa ecologica "Tra terra e cielo", realizzata dall'IC 2 insieme al Comune lupatotino, che lo scorso anno aveva portato all'Astra il geologo Mario Tozzi.
"Negli ultimi 150 anni, l'uso di combustibili fossili ha compromesso il clima: se non cambiamo, rischiamo di mandare in rovina il nostro pianeta, perché entro il 2100 la temperatura potrebbe alzarsi di 5 gradi e il livello del mare di un metro, con conseguenze pesantissime per tutti, a livello globale – ha ammonito il ricercatore –. L'accordo sul clima di Parigi ha portato un buon risultato, ma il pianeta non aspetta e i prossimi vent'anni saranno decisivi: se interveniamo ora potremmo contenere i danni, limitando l'aumento di temperature a due gradi e quello delle acque a mezzo metro". Per chiarire meglio agli studenti che cosa significa, ha usato la metafora delle sigarette: "È come smettere di fumare, meglio farlo il prima possibile, sapendo però che abbiamo già provocato danni al nostro corpo".
Emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, scioglimento dei ghiacciai, cementificazione dei suoli, produzione smodata di rifiuti: Mercalli ha passato in rassegna tutte le impronte causate dall'uomo sull'ambiente negli ultimi 150 anni, da quando è iniziata la rivoluzione industriale.
Il ricercatore, coinvolgendo gli studenti, ha provato a fornire una ricetta per salvare il pianeta. "Bisogna sviluppare di più le fonti rinnovabili, investendo nella ricerca scientifica, differenziare meglio i rifiuti e tutelare i suoli agricoli – ha detto Mercalli –. Ciascuno di noi ha una responsabilità: non trinceriamoci dietro l'alibi troppo comodo del 'tanto non serve a niente', perché anche le piccole azioni sono utili".
Prima di lasciare San Giovanni Lupatoto, Luca Mercalli ha ricevuto un gagliardetto del Comune dalle mani del sub-commissario Franca Lavorato; la dirigente dell'IC2 Erica Baldelli e le insegnanti Paola Ottaviani e Sandra Magrini, coordinatrici del progetto, l'hanno invece ringraziato a nome dell'intera comunità scolastica.
Nella foto, da sinistra: le insegnanti Paola Ottaviani e Sandra Magrini, il sub commissario Franca Lavorato, Luca Mercalli e la preside IC2 Erica Baldelli.