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Chi ne ha parlato con un consiglio semplice come chiudere bene il rubinetto, chi ne ha colto i risvolti etici con un pensiero a quei paesi dove l'acqua è un bene raro e prezioso: disegnando o raccontando una storia i giovani atleti della Piscina Monte Bianco hanno detto la loro sulla necessità di imparare a preservare le risorse idriche.
Ecco alcuni dei vincitori del concorso per ragazzi indetto dalle Piscine Monte Bianchi, di cui vi avevamo parlato a marzo (leggi articolo precedente, Concorso in piscina per ripensare il risparmio idrico).
Asia, terza classificata, descrive la scarsità con una clessidra che si svuota goccia a goccia, nella parte superiore una piscina, forse la stessa in cui si allena e gioca tutti i giorni, nella parte inferiore una donna africana che cerca di riempire un secchio proprio con quelle gocce che scendono. La metafora è diretta e provocatoria: oltre ad illustrare in modo efficace il tema, l'immagine riesce a creare una forte immedesimazione, rendendoci consapevoli dei nostri sprechi ma anche facendoci riflettere sul fatto che la clessidra prima poi finirà il suo tempo e non ci sarà più rovesciamento delle parti.
Un momento creativo che diventa così un'importante momento di riflessione, per i piccoli autori ma anche per le famiglie e per tutti noi. Sul foglio di Michele, 6 anni, una scritta grande e multicolore dice "Se per la terra hai affetto usa poco il rubinetto!". Si potrebbe dire meglio?
Qui altre due foto dei lavori che si sono posizionati ai primi posti.