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"Ogni capo di abbigliamento o accessorio in vendita nel laboratorio è un pezzo unico - ci tiene a sottolineare Simone Villa, nato a Monza ma naturalizzato veronese da più di dieci anni – attraverso cui concretizzo la mia idea si stile, ispirato alla moda di strada: lo streetstyle".
Ma è soprattutto il riuso di stoffe, vecchi tessuti usati o scarti di lavorazione dalle aziende, l'altra importante particolarità di molti capi, realizzati a mano da questo giovane imprenditore creativo che ha fatto di una passione il suo nuovo personalissimo lavoro, grazie anche al percorso formativo e di consulenza realizzato con Mag Verona.
"Mi è sempre piaciuto il mercato dell'usato, più che il vintage, e reinventare dando nuova vita a capi che rischiano di essere buttati via: l'accostamento di materiali recuperati e sempre diversi tra loro, quello che in inglese viene definito upcycling, mi permette di esprimermi attraverso manufatti divertenti e originali, che aiutano anche l'ambiente". Un'attività innovativa e al passo coi tempi con cui lo stilista si è anche aggiudicato un concorso della Regione Veneto per nuove imprese: "Il tema era artigianato ed ecosostenibilità e io rientravo in entrambi i campi".
II recupero dei tessuti avviene in diversi modi: "A volte me li portano amici e conoscenti, ma anche io personalmente vado in cerca nei banchetti dell'usato. Oppure mi rivolgo ad alcune aziende, spesso della rete di Mag Verona, che mi mettono a disposizione i loro materiali di scarto. Ultimamente mi è stato segnalato un negozio di scampoli che chiudeva l'attività: mi sono presentato, ho raccontato il mio progetto e loro volentieri mi hanno ceduto ad un prezzo decisamente ribassato moltissimo materiale che altrimenti sarebbe finito in discarica".
Macchina da cucire dietro il bancone e una vastissima esposizione di manufatti da far sbizzarrire anche i meno curiosi, accanto alle matasse di lana di pecora Brogna (leggi articolo correlato) tinte a mano, dopo poco più di un anno dall'apertura Simone può già fare un primo bilancio della sua attività. "Sono molto soddisfatto – ci ha raccontato – Dei primi dodici mesi non mi posso lamentare ed il 2016 è iniziato molto bene. I veronesi si sono dimostrati abbastanza ricettivi verso la mia idea di moda artigianale del riciclo: grazie al passaparola e ai numerosi eventi e corsi che organizzo nello spazio del laboratorio, Riot Clothing Space si sta facendo conoscere velocemente".
Oltre a creatività e artigianato, un'altra parola chiave per l'atelier di Simone Villa è condivisione: "Mi piace creare collaborazioni con altri artigiani e creativi del territorio, ma non solo. Abbiamo iniziato ad ospitare mostre realizzate da artisti di vario genere. Oppure attraverso dei contest artistici, finalizzati a scegliere la grafica che faccio stampare su tessuti appositi per creare linee esclusive di prodotti e accessori: il primo l'ha vinto un artista di Barcellona, il secondo una ragazza di una scuola di design. Ora sto già lavorando alla terza edizione".
Dopo gli studi di moda e design a Milano, le esperienze di lavoro per importanti marchi di moda del Veneto e in una ditta veronese strutturata ma che limitava la sua creatività, Simone Villa sembra finalmente aver trovato la sua strada: un nuovo esempio di come imprenditoria ed ecosostenibilità vadano sempre più d'accordo.
Info: www.riot-clothing-space.com