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Nel corso dell'ultima seduta del consiglio provinciale, l'assessore ai Trasposti e alla mobilità Gualtiero Mazzi con il consigliere Giuseppe Campagnari, si sono impegnati pubblicamente, ciascuno per le rispettive competenze, a vigilare e a fare pressione sulla Regione affinché ciò avvenga nei tempi più rapidi possibili. Il servizio era stato cancellato a fine dicembre scorso (vedi articolo correlato).
"Ci fa molto piacere il fatto che l'appello Fiab sia stato accolto trasversalmente – ha commentato Giorgio Migliorini, presidente di Fiab Verona-Amici della Bicicletta -. Almeno la Provincia intuisce l'importanza del trasporto bici su treno come complemento del cicloturismo".
Sotto l'aspetto dell'intermodalità bici-treno, ricorda Migliorini, il nostro territorio presenta ancora amplissimi margini di miglioramento: "Un altro intervento da affrontare urgentemente riguarda la scarsità di posti bici sui treni che percorrono la linea del Brennero. In estate, durante il periodo di maggior afflusso turistico, ciascun treno offre soltanto dieci posti bici, e decine di persone ogni giorno rimangono a piedi per mancanza di posti bici".
Una grande perdita per l'indotto turistico della Provincia di Verona, che rinuncia così ad un significativo ritorno economico. "Il cicloturista spende infatti in media 70 euro al giorno. Lo sanno bene i trentini che in estate assettano le carrozze per raggiungere una capienza di 40 biciclette. Perché non si riesce a farlo anche da noi?", conclude il presidente di Fiab Verona-Amici della Bicicletta.