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Alla manifestazione, aperta a pubblico, parteciperà una delegazione di circa 50 cittadini dell'associazione che da anni si impegna per chiedere di fermare l'inquinamento causato dalla discarica di Pescantina, sotto sequestro dal 2006.
Dalle 15.30 alle 17.30 di sabato 30 gennaio, cittadini e manifestanti faranno sentire la loro voce durante il tradizionale evento annuale del Consorzio Vini valpolicellesi, per sottolineare i rischi che l'ampliamento della discarica potrebbe comportare per le risorse economiche e naturalistiche del territorio della Valpolicella.
Aperta ufficialmente nel 1987 per regolarizzare una situazione di conferimento libero e incontrollato (erano anni in cui ancora non esisteva una vera regolamentazione per la gestione rifiuti), risale già al 1996 la prima opposizione contro l'ampliamento del sito, che sorgeva su un terreno argilloso poco adatto allo scopo. Solo dieci anni dopo la scoperta dell'inquinamento della falda acquifera e la posta sotto sequesto del sito, fermo da allora.
Per bonificare la discarica servono milioni di euro: sia l'attuale che la precedente amministrazione hanno prospettato come unica soluzione la riapertura al conferimento rifiuti per quasi trent'anni, per ottenere da questa attività i fondi necessari. Una soluzione inaccettabile per gli attivisti del Movimento Ambiente e Vita, che ben ricordano – e non vogliono rivivere - i cattivi odori che sprigionavano dal sito quando ancora era in piena attività. Con probabili conseguenze anche a danno della salute di tutti i residenti.